Insegnare un’arte

Secondo la mia esperienza l’aspetto più difficile da trasmettere è la disciplina per un’arte così affascinante senza farla risultare noiosa e monotona.
"Toccare, commuovere, ispirare: è questo il vero dono della danza classica".
Come per qualsiasi sport, anche la danza ha bisogno di impegno e costanza. Insegnare però questo a dei bambini risulta spesso complesso perchè si rischia di far perdere la curiosità per la disciplina. In particolare nella danza classica, i movimenti più interessanti si imparano solo dopo avere un bagaglio abbastanza sostanzioso. Quello che quindi di solito faccio è insegnare ogni due/tre settimane un passo nuovo, che tendenzialmente si fa più avanti (nel rispetto delle loro capacità fisiche). Ovviamente non sapranno svolgere perfettamente l’esercizio, ma questo non è importante perchè per imparare c’è sempre tempo. Penso che l’importante a quell’età sia stimolare continuamente il bambino.

Lo svolgimento della lezione vera e propria cambia in base alle esigenze di quel periodo, per esempio se bisogna preparare esibizioni per concorsi o saggi la lezione prenderà sicuramente un risvolto diverso.
Una lezione completa tendenzialmente si svolge in questo modo:
- esercizi alla sbarra (per riscaldare e rafforzare tutti i muscoli del corpo)
- esercizi al centro (salti, giri ed equilibri)
- stretching e addominali
- diagonali (grandi salti e grandi giri)
- coreografia
- defaticamento
Mi piace terminare la lezione, se c’è tempo ovviamente, facendo guardare un balletto del repertorio classico realizzato dalle più grandi Accademie. Per esempio lo Schiaccianoci, il Lago dei Cigni, La Bella addormentata…
Essere un’insegnante è sicuramente difficile e stancante, ma avere la possibilità di trasmettere una tale passione è un onore e vedere raggiungere i loro piccoli obbiettivi mi rende così orgogliosa.
